L’avamposto del buono in terra d’Abruzzo, a Castel di Sangro la pizzeria di confine è targata Abate Mirco, originario della contermine Isernia, che ha intrapreso da circa un anno il viaggio nel mondo della pizzeria denominata gastronomica per distinguerne profumi e sapori attraverso impasti e cotture pregevoli frutto di pregressa decennale esperienza, ma innanzitutto valorizzando condimenti e assemblaggi con materie di qualità preparate in cucina. Il bel locale è situato nel pieno centro della cittadina sannita, inserita nel contesto naturalistico Alto Sangro e Mainarde.
Una bella location nel vicoletto privato, due sale sovrapposte e un soppalco la rendono unica con arredi sobri in ambienti spaziosi e moderni. Mise en place ricorrente dei giorni nostri, l’accoglienza da parte del personale di sala è svolta con attenzione.
Dall’esperienza di Mirco Abate si arriva all’attuale sintesi, impasti realizzati con farine Petra e Costa d’Amalfi ben amalgamati tra loro, insieme a prodotti di qualità non solo del territorio e vicini alle produzioni contadine, ma possibilmente rispettando le stagioni e sforando con qualche elemento anche a carattere extranazionale. Le “frittatine” di pasta vengono realizzate con prodotti Gragnano e pomodori classici della tradizione campana, nonché Flagella abruzzesi, ma non solo. Qui incontriamo il signor tartufo adesso in versione estiva, ma anche burrate, caprini, tartare di marchigiana e quant’altro per contribuire alla realizzazione delle preparazioni in menù: “per iniziare” l’avventura, prima di spingerci verso pizze e focacce gourmet. Le “montanarine” in doppia cottura lasciano il segno.
Il servizio è degno di nota, tra le variegate proposte all’arrivo delle frittatine esplode un tripudio di profumi e sapori in particolare per una tipicità consigliata: pasta di Gragnano al ragù d’Abruzzo e fonduta di parmigiano; poi la montanarina in doppia cottura con pomodoro San Marzano e fior di latte Molisano eccelle per la morbidezza dell’impasto e gusto particolare.
La prima parte del menù vede coperta una spesa con proposte che vanno dai 2 euro dei croquet realizzati in cucina ai 12 euro della tartare di marchigiana, passando tra montanarine e frittatine di pasta che oscillano dai 2.50 ai 4 euro.
Nella filosofia di Mirco Abate il concetto di pizzeria gastronomica con l’idea di abbinare l’arte bianca alla cucina, componendo impasti particolari oltre la linea tradizionale, con segale, farro e semi vari a sua volta elaborati ed ottimizzati con impasti idonei e differenziate cotture nel forno elettrico di cui dispone la pizzeria. La gamma forno si avvale inoltre di focacce realizzate con stile e componenti ben definiti.
Le bevande contribuiscono al menù in modo variegato, la presenza tra le birre oltre alla spina anche di bottiglie “artigianali”, con etichette locali e nazionali, con possibilità di interagire con vari cocktails proposti al momento. Altrettanto per quanto riguarda le proposte con la carta dei vini, interessante e completa, con prevalenza di eccellenti etichette regionali e nazionali, riguardo alle bollicine presenza di variegati champagne.
Tra le birre degustate i riflettori su una artigianale dell’Alto Molise, per il birrificio Malto Lento di Castel del Giudice, un’area altamente vocata alle produzioni agricole di qualità in un contesto ambientale pregevole, e la scelta ricade sulla “maggiolata”, fresca, morbida e dai luppoli non troppo invadenti, ideale.
Degustazione focaccia: Bufala campana dop, salsa di datterino preparata da Mirco, basilico e in uscita un extravergine di alta gamma EVO Principe Pignatelli da Monteroduni, top. La focaccia croccante con materie classiche ed impasto ai semi vari apre le danze al primo assaggio. Cottura esemplare, morbida e croccante con il passaggio in padellino, retrogusto dei semi fumé ai sapori del Mediterraneo.
Regioni importanti l’Abruzzo e il Molise, stessa terra e medesimi luoghi dove il giovane pizzaiolo attinge gran parte delle materie. Territori vocati e attenti alla sostenibilità e ai prodotti di qualità nel contesto contadino per una filiera corta, ma anche la scelta del forno elettrico è stata fatta non solo per ottimizzare le preparazioni dei derivati, ma soprattutto per contenere il disagio ambientale causato dall’utilizzo della legna.
I risultati finali degli impasti e tale tipologia di cottura hanno determinato la risposta ottimale allo stile della pizzeria gastronomica di Abate Mirco.
La pizza: “Zucchine e acciughe” una sorta di ‘Nerano style’ che Mirco Abate propone nel periodo donando freschezza ad un’estate infinitamente torrida, ma fortunatamente nella Val di Sangro con temperature attenuate. Un’eccellenza composta nel condimento con zucchine e acciughe, fior di latte e crema di zucchine. In uscita: fiori di zucca, chips di zucchine e mousse di bufala insieme alle Acciughe del Cantabrico.
Il cornicione della pizza risulta non troppo pronunciato ma soffice, con una alveolatura ben definita ed omogenea. Nel complesso all’assaggio si denota leggerezza elevata.
Sicuramente questa rimane tra le più gettonate del periodo, una gran bella pizza equilibrata e di gradimento, alta la digeribilità riscontrata.
Tipologia “Margherita” la classica delle classiche, anche qui la realizzazione è fatta con prodotti primari, San Marzano e fior di latte locale ne garantiscono le tipicità.
Scelta variegata tra il menu pizze con prezzi che variano dai 4 euro della semplice marinara, classica margherita con 5.5 euro, ai 16 euro della Carpaccio, passando tra i sapori indiscutibili di una terragna come Salsiccia & Cicoria da 11 euro o ai 12 euro con tartufo, oppure incontriamo una Lardo e Miele al formaggio erborinato: miele e lardo di Pata Negra con altri 12 euro. Non poteva di certo mancare l’Abate: 10 euro per una proposta con bufala campana dop, patate, pancetta croccante e salsa peperoni.
Analogo discorso per le focacce che fanno parte integrante del menu e spaziano tra i 12.5 e 22 euro con variegate bontà realizzate con crudo e tartufo, salmone misticanza e agrumi, baccalà o tagliata di pezzata rossa, ingredienti questi che provengono da una selezione delle migliori materie prime, insieme alle farine prescelte. Gli impasti vengono approntati con il giusto dosaggio di lievito rispetto ai tempi di maturazione.
Un dolce finale con un amaro alla genziana per completare il tripudio dei sapori di casa Abate.
Il 12 è un numero ricorrente nel novero delle attività di Abate Mirco, che a nemmeno 30 anni si ritrova già con un bagaglio di 12 anni appunto di esperienza tra panificazione, cucina, pizzeria, e il 12 agosto 2021, giusto un anno fa, insieme al suo staff (tutto il personale in trasferta da Isernia) iniziava l’avventura con l’apertura della “sua” splendida realtà, la pizzeria che mancava a Castel di Sangro, realizzando così un progetto ambizioso ed audace tenuto conto degli eventi e della crisi degli ultimi anni, ora fortunatamente in fase di rilancio.
Un eccellente raffronto tra costi, servizio e qualità complessiva della cucina/pizzeria, nonché preparazione e attenzione al cliente da parte del personale, esperienza sicuramente da riprovare nelle altre sue sfaccettature e con più calma, considerando la congestione nel periodo di vacanze estive.
Opportuna la prenotazione specialmente nel fine settimana.
Abate Mirco – Pizzeria Gastronomica Castel di Sangro (AQ)
via Umberto I, 22
Info e prenotazioni al +39 348 715 8386 // 0864 435660
Apertura dalle 19.30 – giorno di chiusura il lunedì
http://www.abatepizzeria.it e social
pubblicato in esclusiva su tempiodivino.it e Luciano Pignataro wine & food blog
Franco D’Amico tempiodivino.it – i racconti del gusto