Mangia&Bevi. La guida del Mattino per prepararsi al Natale in Campania.
Anche quest’anno, siamo alla settima edizione, con il Mattino dell’8 dicembre troviamo in edicola come di consueto la Guida Mangia & Bevi 2020, da un’idea di Luciano Pignataro e Santa di Salvo, ancora una volta in giro per la nostra splendida regione per raccontarci le migliori occasioni del buon bere e mangiare tra 192 Ristoranti e 99 Osterie/Trattorie, nonché 135 pizzerie e 20 paninoteche, senza dimenticare la scelta tra i migliori 145 vini delle nostre cinque province.
In sintesi, tra le migliori segnalazioni:
I premiati di Mangia&Bevi
Ristoranti di Napoli e della Campania
Osterie e Trattorie di Napoli e della Campania
Pizzerie di Napoli e della Campania
Paninoteche
Campania da bere.
Quindi il viaggio incomincia a Napoli, prima in Italia per numero di stelle Michelin, tra ristoranti, osterie e trattorie dove impera la variegata cucina tradizionale e con materie di prim’ordine di mare e terra vanto della cucina italiana, con piatti riconosciuti in tutto il mondo. Ma anche le pizzerie classiche ed emergenti tra Napoli e le province di Caserta, Salerno, Avellino e Benevento, che vedono la presenza di validi e affermati maestri pizzaioli inseriti nel contest di 50TopPizza, la guida on line attualmente più conosciuta al mondo.
Nella rubrica 2020 si ritrovano alcune novità come le 20 paninoteche indicate, che hanno preso piede dal centro di Napoli estendendosi nelle altre aree regionali, con un incremento particolare anche grazie a locali storici del Vomero che hanno dato questo nuovo input per venire incontro alla richiesta di ristorazione giovanile e veloce della movida partenopea, spesso riportata nelle kermesse dedicate allo street food.
E infine i 145 vini raccontati in base all’abbinamento con alcune delle ricette più famose della tradizione campana che vanno:
dai rossi migliori per il “ragù napoletano” che rapporta la sua struttura ad etichette di rilievo come il Falerno del Massico o Pallagrello dell’areale casertano, passando per il Cilento con un buon Aglianico;
un bianco importante per la “genovese” come la coda di volpe dell’Irpinia, oppure un piedirosso dell’Isola d’Ischia con un rosso fresco e non tanto tannico
poi le altre varietà tra spumanti e vini dolci, insieme agli autoctoni campani per i classici spaghetti con le vongole, cozze e frutti di mare, altri invece per la pasta con i legumi e verdure o baccalà e stocco, fritture e parmigiana, ma anche in particolare con una pietanza eccezionale come gli “spaghetti alla Nerano” divenuti un must irrinunciabile nella cucina nostrana, un’icona proveniente dalla Penisola Sorrentina, che vedono in abbinamento vini importanti come ad esempio un grande Fiorduva Costa d’Amalfi della Cantina di Marisa Cuomo da Furore.
Mangia&Bevi in buona salute
Buone Feste da Franco D’Amico