Franciacorta, un’areale vitivinicola dove nasce uno dei più grandi spumanti metodo classico al mondo, di cui l’Italia si pregia. Condizioni climatiche particolari e la vicinanza del lago d’Iseo nel bresciano fanno sì che da queste terre vocate nasca un’etichetta che è anche l’identità delle persone che lavorano e abitano questi luoghi speciali.
La caratteristica fondamentale del Franciacorta è che l’unico metodo ammesso per la presa di spuma è quello tradizionale ovvero la rifermentazione in bottiglia (quella utilizzata da 3 secoli in Champagne), detto anche metodo classico. Inoltre, è stata la prima DOCG in Italia esclusivamente dedicata al metodo classico. 
Bistrot 26 – Franciacorta Rosè 1701
Ma la vera novità è quella di avere degustato il primo Rosè biodinamico, una rarità, il “1701” di uve Pinot Nero presentato al Bistrot 26 da Florestano Iannaccone nel centro storico di Teano con Mario Basco, patron della Cantina I Cacciagalli insieme a Diana Iannaccone, appassionati interpreti della cultura enologica e biodinamica, delineata anche con le loro etichette.
Un insieme unico, delicato e dalle cromie particolari, tenendo conto che questo Rosè di Franciacorta è stato abbinato a pietanze realizzate con l’uso di una spezia eccezionale come lo zafferano, proveniente dall’Azienda Agricola “Zafferano di Pietravairano” nell’Alto Casertano, di Roberta Creta, che ne ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità dei vari utilizzi come anche in cucina.
Bistrot 26 – Zafferano di Pietravairano di Roberta Creta
Nel calice sfumature di rosa unica che caratterizza il Franciacorta Rosé della Cantina 1701. Nessun compromesso nella scelta di vinificare sulle bucce il Pinot Nero in purezza, una scelta che regala un profumo aromatico con sorprendenti sentori di china e un raro equilibrio gustativo.
100% Pinot Nero metodo classico con affinamento sui lieviti 30 mesi remuage a mano
Cantina 1701 Cazzago San Martino (BS)
Franco D’Amico